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Gesù ci chiede di seguirlo per tutta la vita, ci chiede di essere suoi discepoli, di "giocare nella sua squadra". Ebbene, che cosa fa un giocatore quando è convocato a far parte di una squadra? Deve allenarsi, e allenarsi molto! Così è nella nostra vita di discepoli del Signore. San Paolo ci dice: "Ogni atleta è disciplinato in tutto; essi lo fanno per ottenere una corona che appassisce; noi invece una che dura per sempre" (1Cor 9,25). Gesù ci offre qualcosa di superiore alla Coppa del Mondo! Ci offre la possibilità di una vita feconda e felice e ci offre anche un futuro con Lui che non avrà fine, la vita eterna. Ma ci chiede di allenarci per "essere in forma", per affrontare senza paura tutte le situazioni della vita, testimoniando la nostra fede. Prendendo spunto dall'invito di Papa Francesco, Cari giovani, siate veri "atleti di Cristo"! Carlo Nesti illustra: chi è l'allenatore Gesù, come si rivela in fase di allenamento, cosa chiede ai suoi atleti.
Carlo Nesti è una delle voci più note del giornalismo italiano. Non solo. Libro dopo libro, sta ritagliandosi uno spazio prezioso nel mondo della letteratura. “Il mio allenatore si chiama Gesù”, il suo ultimo scritto, si legge bene, grazie a un tono lucido e al tempo stesso appassionato. E la tesi è originale e stimolante: Gesù, dice Nesti, è un riferimento in una quotidianità sempre più caotica e accelerata. È l’allentatore cui rivolgersi quando sembra che la partita stia per finire in sconfitta.
La nostra recensione
Lo sport (quello vero, che non si riduce a mero business) è la rappresentazione plastica, fisica dell’esistenza, con tutte le complicazioni che comporta, con le situazioni in cui sei costretto a improvvisare e a gestire le emozioni. Nello sport, come nella vita di tutti i giorni, è necessario avere una guida salda, un allenatore: “E chi può essere”, dice Nesti, con la semplicità e il calore che permea il suo quinto libro per San Paolo, “se non Colui che ci ha creato? […] Il nostro Allenatore, per sempre, si chiama Gesù”.
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