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Arte e agency. Una teoria antropologica

di Alfred Gell , Carlo Severi (a cura di) , Chiara Cappelletto (a cura di) , Gilda Policastro (a cura di)

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Che cos’è l’arte? Qual è la sua forza? Queste le domande che Alfred Gell solleva in Arte e agency, che il lettore legge qui nella sua prima traduzione italiana e che è lo studio cui l’autore deve la propria duratura fama. Secondo Gell, l’origine del potere che gli oggetti artistici esercitano su di noi dipende dal modo in cui sono stati costruiti. Veniamo incantati dalla tecnica con cui altri uomini trasformano i materiali. L’antropologo inglese abbandona tanto l’idea occidentale e reazionaria di opera d’arte bella quanto quella etnografica di manufatto funzionale, e sostiene che entrambi sono parimenti capaci di incorporare le nostre intenzioni e di agire come persone in carne e ossa. Testo all’avanguardia all’epoca della sua stesura, torna a esserlo oggi tanto per comprendere processi artistici à la Damien Hirst e installazioni che mettono in scena corpi viventi, artefatti d’uso comune e dispositivi tecnologici, quanto per dialogare proficuamente con recenti posizioni filosofiche come la actor-network theory di Bruno Latour, le teorie dell’embodiment e i nuovi materialismi. Postfazione di Carlo Severi.

EAN 9788832852905
Collana Culture e società
Anno 2021
Editore RAFFAELLO CORTINA EDITORE

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