Colpisce in particolare in questa “Storia delle crociate” – uscita dapprima a puntate sul «Mercure de France» tra il settembre 1750 e il febbraio 1751 e poi compresa nel grande “Saggio sui costumi e sullo spirito delle nazioni” del 1756 – l’atteggiamento distaccato con cui Voltaire ricostruisce la cronaca di quelle terribili imprese. Anche qui, infatti, Voltaire dà una prova ulteriore di come intenda il lavoro storiografico, che non può essere disgiunto dallo «spirito filosofico», pena l’assoluta vacuità di ciò che viene narrato. E il filosofo Voltaire ha sempre i suoi obiettivi polemici, in nome della libertà e della tolleranza. Come scrive Maurizio Ferrara nella prefazione che accompagna il volume, «in definitiva per Voltaire lo storico ha un compito militante, deve cioè contribuire a ‘illuminare’ le menti nella lotta contro la barbarie e la superstizione»: al bando, allora, ogni manicheismo, al bando l’idea di una superiorità morale della civiltà cristiana, perché il fanatismo religioso non è una prerogativa di per sé estranea alla nostra cultura. D’altra parte Voltaire non ignora – e qui sta un’altra delle ragioni della sua modernità – il peso che l’economia riveste nella storia umana, e che spesso ‘dirige’ le guerre in nome di inesistenti ragioni spirituali, come traspare anche in questa “Storia delle crociate”.
Storia delle crociate
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| EAN | 9788836818730 |
|---|---|
| Collana | Le occasioni |
| Anno | 2021 |
| Argomento | Crociate |
| Editore | PASSIGLI |
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