Nell’ambito del classico dibattito circa i limiti oggettivi del giudicato, si è soliti affermare che quest’ultimo non si formerebbe solo sul decisum ma estenderebbe i propri effetti anche ai c.d. antecedenti logici necessari. Sennonché, dottrina e giurisprudenza non hanno mai definitivamente chiarito né in cosa consistano gli antecedenti logici necessari cui si estende il giudicato, né, tanto meno, quale sia l’oggetto e il modus operandi di tale estensione, il che ha generato confusione negli interpreti e, soprattutto, ha reso particolarmente arduo nella pratica l’esercizio del diritto di impugnare delle parti sulle quali grava l’onere di specificità richiesto dal legislatore a pena di inammissibilità dei gravami, specie nei casi in cui di quegli antecedenti non v’è alcuna traccia nella motivazione della decisione. Il presente lavoro, pertanto, si prefigge, da un lato, di offrire una definizione dell’oggetto degli antecedenti logici necessari e, dall’altro, di chiarire entro quali limiti gli effetti del giudicato si estendono a tali passaggi indispensabili per la decisione, anche nell’ottica di individuare un ragionevole punto di equilibrio tra le sempre più avvertite esigenze di celerità nella definizione dei giudizi e il pieno e corretto esercizio del diritto di difesa e di impugnazione delle parti.
Antecedente logico necessario (L’)
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| EAN | 9788849558883 |
|---|---|
| Anno | 2025 |
| Argomento | DIRITTO DI SPECIFICHE GIURISDIZIONI |
| Editore | EDIZIONI SCIENTIFICHE ITALIANE |
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