I saggi proposti in questo volume intendono percorrere le vie possibili di un’antropologia e di una filosofia dell’avvenire (come il convivialismo) che possano contrastare l’imbarbarimento del nostro presente. L’espansione della modernità si è ormai scontrata con il limite di sostenibilità del pianeta, ma soprattutto con le possibilità di sopravvivenza dell’intero genere umano, come ha mostrato la pandemia del Covid-19. L’intreccio indistricabile tra regimi politici ed espansione capitalistica potenzialmente illimitata spiega le odierne vicende sul teatro geopolitico internazionale, caratterizzato da una lotta di egemonie tra gli Stati-potenza all’interno di un medesimo spazio omogeneo tendente a sostituire al governo della legge la logica del mercato. In questo quadro, il ritorno della guerra tra opposti imperialismi appare l’alternativa inevitabile alla mancata volontà di instaurare una coesistenza pacifica fondata su un ordine mondiale policentrico e multilaterale. Da qui l’urgenza di elaborare una cultura antropologica capace di costruire una civiltà planetaria in cui, come auspicava Marcel Mauss, ci si possa “contrapporre senza massacrarci, e «darsi» senza sacrificarci l’un l’altro”, e al contempo avviare una trasformazione profonda del modo di produzione e delle forme di vita, tali da delineare il passaggio ad una società post-neoliberale.
Cultura antropologica e società post-neoliberale
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| EAN | 9788846764782 |
|---|---|
| Collana | Boulè. Collana filosofia e scienze umane |
| Anno | 2023 |
| Editore | EDIZIONI ETS |
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