L’immagine femminile nella pittura orientalista ha spesso rappresentato quanto di più seducente e sensuale e quindi riprovevole, nell’ipocrita società borghese dell’Ottocento. Tutto ebbe inizio dalla comparsa della traduzione francese delle “Mille e una notte”, raccolta di novelle di provenienza araba. Queste storie, piene d’intrighi, sessualità e violenza avevano come protagonisti califfi, odalische ed eunuchi. Era un mondo immaginario con luoghi proibiti, profumi d’incensi, giovani donne ricoperte da mussole trasparenti che fumavano il narghilè, pigramente adagiate su tappeti multicolori. Inoltre, le cronache scritte da chi ritornava dai viaggi in oriente, spesso narravano di eventi che facevano volare la fantasia. Tutto questo creò immagini di sogno che condizionarono anche la pittura.
Malìa d’oriente. la donna nella pittura orientalista italiana
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| EAN | 9788848820158 |
|---|---|
| Collana | TiPubblica |
| Anno | 2018 |
| Argomento | Esotismo fiche, Pittura italiana moderna |
| Editore | LAMPI DI STAMPA |
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