Se il turismo è una proposta socialmente organizzata, secondo i paradigmi del mercato e della tecnica, il viaggio è una libera propensione del soggetto e della sua capacità progettante, appartiene alla sua destinazione ultima, alla sua teleologia. Viaggiare è, anche metaforicamente, spingersi fuori dalla caverna platonica di un mondo ripiegato su sé stesso per avventurarsi in un universo fatto sì di segni, idee, forme estetiche, ma anche di relazioni, scambi, materialità, corpi, transazioni tra uomini, culture, linguaggi, assetti di potere, ambienti, natura. Il viaggio, da quello iniziatico a quello di formazione e di ascesi, ha sempre a che fare con l¿apertura alla verità, o per lo meno con lo scioglimento, mai esaustivo e definitivo, dell¿enigma della propria formazione. Di qui il concetto di ben-essere, inteso nella sua qualità ontologica originaria di corretta relazione con gli altri e con il creato, di armonica relazione dell¿uomo con il sistema vivente di cui fa parte e senza cui non sarebbe. Un recupero di questa consapevolezza sembra essenziale per riqualificare il turismo contemporaneo, per pedagogizzarlo senza renderlo didascalico, lasciando intatta quella componente dionisiaca che lo connota come attività umana di oltrepassamento della realtà quotidiana e come oasi di gioia nella faticosa impresa dell¿esistere.
Pedagogia del viaggio e del turismo. Natura e cultura del ben-essere
Disp. immediata
Raggiungi 25€ di spesa per ottenere la SPEDIZIONE GRATUITA
CONSEGNA ESPRESSA 24-48 ORE
Aggiungi alla lista dei desideri
CONSEGNA ESPRESSA
in tutta Italia
entro 24/48 ore
CONSEGNA GRATUITA
per ordini
sopra i 25€
PAGA IN CONTRASSEGNO
senza un minimo di spesa
a soli 1,90€
RITIRA DOVE VUOI
il tuo ordine presso
l’ufficio postale più vicino