Il saggio sulla preghiera, di cui si presenta la prima traduzione italiana, fu scritto nel 1909 e, rimasto incompiuto e inedito, fu pubblicato nelle Oeuvres postume. Malgrado Mauss non abbia potuto terminarlo, pur avendone già fissato il piano di stesura, si presenta come una stimolante analisi delle «forme elementari» della preghiera, ravvisate nell’ambito delle popolazioni australiane, oggetto di intense ricerche all’inizio del secolo e considerate allora tra le più primitive del globo. La preoccupazione di Mauss, nel definire la natura e le modalità della preghiera, è quella di non lasciarsi influenzare da analisi teologiche, allora prevalenti in Occidente o che, in ogni caso, riflettano stadi assai più avanzati di tale istituto. Partecipando a un tempo alla natura del rito e della credenza religiosa, la preghiera è un fatto centrale, un punto di convergenza di molteplici fenomeni religiosi. è una parola che possiede un’efficacia sui generis, la quale richiede l’unione profonda tra azione e pensiero. Secondo Mauss, la fase qui analizzata rappresenta il punto di partenza della nozione moderna di preghiera, intesa come relazione spirituale tra il fedele e la sua divinità . Anche a distanza di oltre un secolo, il saggio è da annoverarsi tra i classici dell’etnologia del Novecento.
Preghiera e i riti orali. Nuova ediz. (La)
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| EAN | 9788837241186 |
|---|---|
| Collana | Scienze e storia della religione |
| Anno | 2025 |
| Argomento | Antropologia sociale e culturale, etnografia, Preghiera cristiana, Sociologia dei costumi e delle tradizioni, Storia delle religioni |
| Editore | MORCELLIANA |
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