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Editore:
Ponte alle Grazie
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Collana:Saggi
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Pubblicazione:26/02/2015
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Pagine:208
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Formato:Libro in brossura
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ISBN:
9788868332792
Disponibile a partire da 4 giorno/i
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Per mille anni, a partire dalla "rivoluzione papale" di Gregorio VII, i papi tranne eccezioni si sono rivolti al mondo dicendo: "Lei non sa chi sono io", intendendo dominare "su re e regni", dettare i pensieri dei cuori e determinare le scelte anche più segrete degli uomini e dei fedeli, neanche fossero Dio. Ora c'è la rivoluzione papale di papa Francesco che dice: "Chi sono io?", chi sono io per giudicare, per condannare, per escludere dalla comunione sostituendomi a Dio? E perciò, come san Francesco si spoglia degli abiti del dominio e degli orpelli del potere, apre le porte, va a cercare gli esclusi, sconfessa i violenti, vuole che il denaro non sia signore ma servo e annuncia un mondo dove, dopo una giornata di tormenti, "Buonasera" vuol dire davvero buona sera. E cosi facendo svela il vero desiderio di Dio. Questo libro racconta questa novità vista da vicino, da Roma, dove dopo due anni di pontificato si è appena agli inizi, mentre grandi forze già scendono in campo per contrastare il nuovo corso della Chiesa.
Che sia un “rivoluzionario” è stato evidente dal primo minuto, quando, il giorno della sua elezione, Bergoglio ha salutato i fedeli che lo attendevano in San Pietro con un “buonasera” che ha sorpreso e scaldato i loro cuori. E lo percepisci in tanti piccoli particolari: nel linguaggio, nel vestiario, nella scelta di Santa Marta… soprattutto nel modo di porsi, che non è quello del sovrano o del teologo ineffabile, ma dell’uomo che si interroga, che ama prima di giudicare e che, come il santo di Assisi, si spoglia dei suoi titoli e cammina tra gli ultimi, battendo palmo a palmo le periferie (materiali ed esistenziali).
In questo senso, la “rivoluzione di Francesco” è molto più profonda di quanto appare e rappresenta l’attuazione dello spirito conciliare che finora, scrive La Valle, è rimasto “imbalsamato e sepolto nei sarcofagi, magari anche sfarzosi, della Chiesa”.
Comunque la sia pensi, una prospettiva interessante. E, finalmente, una voce fuori dal coro.
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