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L'economia capitalista ha messo a repentaglio la sopravvivenza del pianeta e condannato miliardi di individui a una vita disumana, persone classificate come poveri assoluti, e nessuno sa quanti siano esattamente. Inutili come consumatori e come lavoratori, non si sente il bisogno di contarli: "Sono solo avanzi, scarti, di cui sbarazzarsi". Francesco Gesualdi non usa mezzi termini, descrive senza giri di parole le conseguenze sociali e ambientali di un sistema che dà importanza solo ai soldi e antepone la ricchezza alla felicità. Ma ora che il pianeta è sull'orlo del collasso si tratta di capire come recuperare la situazione, come garantire a tutti un'esistenza dignitosa riducendo il consumo di risorse e la produzione di rifiuti. La soluzione è cambiare prospettiva, rifondare l'economia sui valori che questo sistema ha sempre rinnegato: equità, inclusione, solidarietà, comunità, sostenibilità. Solo trasformando la pietra scartata in pietra d'angolo potremo salvarci. Va ripensato il ruolo del mercato e dell'economia pubblica, del lavoro salariato e dell'autoproduzione. Ricordandoci che in economia non esistono nuove leggi da scoprire, ma solo nuove miscelazioni da sperimentare.
Francesco Gesualdi, allievo di don Milani, è fondatore e coordinatore del Centro Nuovo Modello di Sviluppo di Vecchiano, una realtà che oltre a organizzare campagne di cittadinanza attiva e a studiare il comportamento delle imprese, ricerca nuove formule economiche capaci di garantire a tutti i bisogni fondamentali nel rispetto del pianeta. In Risorsa Umana. L’economia della pietra scartata Gesualdi espone delle proposte concrete per ripensare l’economia, il mercato e ripartire da basi più solide e umane che mettano al primo posto non il denaro la ricchezza che solo la felicità può donare.
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