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Laurence ha 15 anni e una famiglia particolare: il papà è morto, la mamma ha problemi con l'alcol e il fratellino Jay ogni tanto crede di essere un cane. Di nascosto, Laurence partecipa a un quiz radiofonico; spera di vincere per regalare alla mamma un viaggio in terre lontane. Il tutto si complica quando, una notte, la mamma sparisce di casa. Per quindici giorni Laurence dovrà prendersi cura del fratellino, indagare sulla scomparsa della mamma e allontanare il rischio di essere affidati a qualcun altro: dunque, a scuola e con i vicini finge che la mamma non se ne sia mai andata. Un giorno Laurence scopre una barca nel canale e comincia a sospettare che a bordo ci sia la sua mamma. Ma non sarà facile riportare ogni cosa alla normalità.
Quindici giorni senza testa è il vincitore del Premio Andersen 2013 - Categoria Miglior Libro oltre i 15 anni.
Per il ritmo perfetto e incalzante con
cui, senza infingimenti e buonismi, si raccontano le disavventure, e le
avventure, dei due fratelli Roach. Per la forza e l’abilità con la quale
vengono ritratti i personaggi e gli ambienti del libro, in una
rappresentazione ora acre ora delicata di un ambiente sociale degradato.
DAVE COUSINS
Dave Cousins è cresciuto a
Birmingham, in una casa piena di libri e dischi. Abbandonando i
suoi progetti di bambino di fare l’astronauta, Dave è andato in
una scuola d’arte a Bradford, si è unito a una band e si è
trasferito a Londra. Ha trascorso i dieci anni successivi
viaggiando e incidendo, ed è diventato quasi famoso.
La carriera da scrittore di Dave è cominciata all’età di dieci
anni, con il tentativo di ideare una sceneggiatura per la
sit-com Fawlty Towers. Da allora scrive canzoni, poesie e storie. Il suo racconto breve The Floodlight Man
è stato trasmesso a radio BBC Five Live, letto dallo stesso
Dave. Poiché di giorno lavora in uno studio grafico, Dave scrive
ogni sera e nelle pause pranzo, riparandosi sotto il ponte di un canale
quando piove.
Ora vive in Hertfordshire con sua moglie e la sua famiglia, in una casa
piena di libri e dischi, e scrive nell’angolo di una soffitta,
con un anarchico gatto fulvo per compagnia.
PERCORSI